2 maggio 2016
Quindicesima stazione
Il treno parte.
Una donna sorridente si porta un cioccolatino alla bocca. E' un cartellone pubblicitario. I suoi occhi mi seguono fino a che non esce dal finestrino.
Altri cartelloni. Telefoni, medicinali. Poi scarpe. Di nuovo telefoni.
Guardo ancora.
Aspetto di incrociare per un'altra volta quello sguardo che si interessa a me.
Ma non succede più.
Il treno è ormai fuori dalla stazione.
Solo quadrilateri di campi, mutevoli e sghembi per la velocità.